1. Canile Lager Pointer di GIORGIO GUBERTI
    Emilia Romagna

    AvatarBy fabia185 il 22 Dec. 2008
     
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    Nell’Emilia Romagna rossa una situazione che supera i confini della realtà.
    Un volontario lancia pane secco oltre la recinzione ai cani mentre gli altri ululano di fame rinchiusi nei box. L’allevamento, con affisso Enci, nell’occhio del ciclone. Interrogazione della Lega ed esposto in Procura.


    Canili lager nel mirino. Proprio mentre oggi il sottosegretario Francesca Martini fa visita personalmente in Molise per sciogliere lo scandaloso nodo dei maltrattamenti nelle strutture pubbliche, tra lo sperpero di denaro dei cittadini e la deriva di certi sindaci indifferenti alla morte e alle crudeltà sui cani, l’attenzione dei media si sposta anche al Nord per un allevamento, niente meno che con affisso Enci, Del vento, in provincia di Ravenna. Un allevatore è nella bufera, Giorgio Guberti. Sulla scena grottesca compare anche un sindaco, che ci butta dentro un occhio e decide che la cosa migliore da farsi per i cani che stanno morendo di stenti sia fare un’ordinanza per dare sei mesi di tempo al l’allevatore per mettere a norma la struttura.
    Sei mesi, perché al Comune costerebbe troppo occuparsi dei cani da subito. Fatto, quest’ultimo , che poco interessa ai pelleossa dentro il recinto della fame e della melma, e che non interessa nemmeno alla legge per la quale è il sindaco il responsabile dei benessere animale sul territorio. Subito, non tra sei mesi. Che la gestione per un eventuale doposequestro sia gravosa per le casse comunali lo avrebbe confermato anche l’assessore Ilario Farabegoli di Rifondazione comunista, con delega ai diritti degli animali. Diritti fra sei mesi o domani non si sa. Le immagini intanto dei cani che devono aspettare sei mesi hanno girato il mondo. Ma per il sindaco le indicazioni sono chiare: l’allevamento degno di avere un affisso Enci si metta a norma, poi se ne riparlerà.


    Mauro Manfredini, consigliere regionale del Carroccio, non perde tempo con un’interrogazione immediata e una segnalazione alla procura. D’altra parte le fotografie documentano un campo di concentramento per cani. Nessuno aveva visto prima quell’allevamento privato che si trova dopo la frazione di Osteria (RA), fra le strade Dismano e la E45, dove, interroga Manfredini, «gli animali sono costretti a vivere in pessime condizioni»? L’immagine del denutrimento, delle zampe immerse nella sabbia mobile del fango dicono tutto il resto. «A causa della deliberata negligenza del proprietario dell’allevamento, gli oltre 150 cani ospitati nella struttura manifesterebbero anche seri problemi di denutrizione ».
    Bisogna agire.

    Per il sindaco è sufficiente intimare al proprietario di fare pulizia. E’ l’Italia dei sindaci che mettono le mani avanti spiegando, come accaduto su La Voce di Romagna, che «gestire i cani di Guberti verrebbe a costare mezzo milione di euro». Quindi si prende tempo, mentre nulla si fa nell’immediato per togliere i cani dall’anticamera della fossa. Eppure l’evidenza del maltrattamento animale è palese: meno palese è che fino ad oggi le autorità siano sorvolate su un reato punito dall ’art. 544-ter. L’obbligo d’intervento tempestivo è un atto dovuto anche perché il reato non venga portato a conseguenze ulteriori (come recita l’art. 55 del Codice di procedura Penale). Solo nell’aprile scorso, dell’allevatore si leggeva sulla rivista dell’Enci in merito ad un raduno: «C’era tra la folla il grande Giorgio Guberti. Nessuno come lui incarna oggi nella cinofilia, quant’ebbe a scrivere A.S.: “è forse meno difficile essere un genio che trovare chi sia capace di accorgersene”. Perché, di quello che vuoi, ma Guberti, ancora più vicino agli ottanta che ai novanta, è rimasto tra i pochi che sanno strologare il futuro. E con loro tanti altri appassionati giunti da ogni parte d’Italia a dimostrare che la cinofilia continua a vivere un suo momento magico». Forse anche per l’Enci è giunto il momento di aprire gli occhi sugli allevamenti. Per il momento, ai cani dentro il recinto un volontario getta 50 chili di pane secco dalla strada. Gli altri, chiusi nei box, soffrono passivi quel momento magico di cinofilia.

    21 dicembre 2008
    In seguito alla segnalazione pervenuta sull' allevamento di pointer presso Osteria di Ravenna, di proprietà di Giorgio Guberti, alcuni attivisti di Animal Liberation, assieme ad altre associazioni, hanno effettuato un sopralluogo per accertarsi della gravità della situazione e prestare un primo intervento ai cani.

    La situazione va oltre l' immaginabile: oltre 200 cani, tutti in stato di denutrizione avanzato, quasi tutti con ferite aperte ed evidenti patologie. Il terreno e i cani sono infestati da parassiti, molti presentano lacerazioni della carne, ferite aperte, tumori e ascessi; alcuni di essi sono ciechi e non in grado di muoversi.

    Sono state rilevate numerose carcasse di conigli e pollame gettate all' interno dei box. L' area dell' allevamento e' disseminata di ossa e interiora animali, molti dei quali identificabili in resti di cane.

    Come riferito dai carabinieri e altre autorità, l' allevatore Giorgio Guberti si vanta di gestire l' allevamento con il metodo della “ selezione naturale “ : non vengono garantiti né cibo né acqua, i cani più forti sopraffanno gli altri, garantendo una selezione basata sull' eliminazione dei soggetti più deboli.

    Il terreno su cui poggia l' allevamento e' completamente allagato da melma e fango; i piccoli box in cui è stipata la gran parte dei cani e' coperta da deiezioni ed escrementi che formano una spessa pavimentazione, palesemente stratificata nel corso degli anni. I pochi cani che hanno la possibilità di bere hanno a disposizione acqua putrida e marcia. Non c'e' traccia di cibo ne' di ciotole.

    L' allevatore Giorgio Guberti, medico veterinario, e' stato già processato per maltrattamenti e assolto con formula piena nel 2003, grazie anche alla perizia del preside della facoltà di Veterinaria dell' Università di Bologna.

    I volontari di Animal Liberation, in due giorni, hanno cercato di garantire acqua e cibo agli animali presenti, cercando di tamponare le situazioni più gravi, ma ' emergenza è quotidiana e costante. I cani hanno bisogno con urgenza di essere nutriti e curati dal punto di vista igienico-sanitario, nonché assistiti affinchè superino lo stato di perenne terrore in cui versano.


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    23 dicembre

    ENPA

    ALLEVAMENTO DI CANI A OSTERIA (RAVENNA), GESTIONE ABERRANTE CHE DURA ORMAI DA TROPPO TEMPO



    dal sito :http://www.arca-di-noe.com/forum/showthread.php?p=110496

    La Protezione Animali denuncia le aberranti condizioni di vita dei cani ospitati all’interno dell’ “Allevamento del Vento”. Custoditi inizialmente in località Campiano, gli animali – il cui numero attuale è di circa 150 (in passato sono stati oltre 200) – sono stati successivamente trasferiti in località Osteria. Per anni i cani sono stati nutriti con modalità tali da scatenare zuffe e combattenti - uno scenario simile più a un contesto predatorio che a un ambiente urbanizzato – solo dopo molto tempo l’ausl è intervenuta riuscendo a far mutare le procedure di alimentazione. Zuffe e aggressioni sono favorite anche dall’assoluta promiscuità dei recinti. La sezione Enpa di Ravenna ha più volte segnalato alle autorità la grave situazione dell’allevamento. Alla prima richiesta d’intervento, risalente al 1995, il Comune di Ravenna ha dato risposta solo tre anni più tardi (nel 1998) ingiungendo all’allevatore di mettere a norma la struttura. Nel 1999 le guardie zoofile dell’Enpa hanno depositato in Procura la prima notizia di reato: archiviata. L’anno successivo è stata depositata la seconda notizia di reato che, questa volta ha dato origine a un processo celebrato nel 2002. Benché la documentazione prodotta dalle Guardie Zoofile di Ravenna, così come quella dei carabinieri e dell’ausl, fosse tutta sfavorevole all’allevatore, costui ha potuto beneficiare del parere del perito di parte (il preside della facoltà di veterinaria dell’Università di Bologna) il quale ha ritenuto che i metodi fossero perfettamente leciti. E’ bastato tale intervento a convincere il giudice “onorario” dell’innocenza dell’imputato che, tra l’alto, ha usufruito anche dell’assistenza legale gratuita. Nel 2003 le guardie zoofile dell’Enpa hanno depositato in Procura un’altra notizia di reato per maltrattamento ma anche questa è stata archiviata. La Protezione Animali ravennate si è attivata nuovamente nel 2007, quando si è rivolta alle autorità competenti chiedendo controllare il commercio dei cani dell’allevamento, presentando un nuovo esposto per maltrattamento di animali e proponendo un incontro istituzionale sul canile di Osteria. Ancora una volta tutto si è concluso con un nulla di fatto fino al 2008 quando NAS, Corpo Forestale dello Stato e ausl hanno condotto nuove ispezioni presso il canile. Pochi giorni fa, infine, pressato dai media, anche Il Sindaco è intervenuto chiedendo all’allevatore di mettere a norma la struttura entro sei mesi. Di fronte al diniego opposto dall’Assessore ai Diritti degli Animali al sequestro dei cani - la loro gestione sarebbe troppo onerosa per l’Amministrazione - la sezione ravennate dell’Enpa chiede si proceda almeno nei confronti dei soggetti sofferenti, feriti, ammalati e denutriti; è infatti elevato il rischio che questi non possano attendere la regolarizzazione della struttura senza rischiare la vita. Tra l’altro, poiché l’allevatore non sembra avere le risorse per rispettare l’ordinanza del sindaco, è forte il timore che il Comune, scaduti i termini, o proroghi la scadenza – come peraltro avvenuto in passato – o debba esso stesso farsi carico degli animali. In ogni caso è elevato il rischio che tutta la vicenda si concluda con l’ennesimo nulla di fatto.

    29 Dicembre
    finito il calvario dei cani da caccia dell'allevamento di
    Osteria/Campiano di Ravenna per opera del Corpo Forestale.
    la sorpresa è costituita dalla presenza di ben cinque gatti selvatici
    -specie in estinzione- che i periodici sopralluoghi di altri addetti non
    avevano individuato!
    E' un vero piacere dare questa notizia. Grazia

    La Forestale dispone il sequestro del canile di Osteria

    lunedì 29 dicembre 2008

    Reso noto l'esito degli accertamenti di polizia giudiziaria svolti dal
    Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali (Nirda) del Corpo
    forestale dello Stato nell'allevamento di Osteria, Ravenna, dove si
    trovano 250 pointer.
    I cani - spiega una nota del Corpo Forestale - erano in condizioni
    igieniche precarie, in parte nell'allevamento vero e proprio e in parte
    in una struttura adiacente all'abitazione del proprietario, gia' in
    passato oggetto di varie denunce per maltrattamento di animali. In
    particolare nel giardino adiacente all'abitazione del titolare
    dell'allevamento, il personale della Forestale ha trovato, oltre ai
    cani, anche numerose carcasse di animali, uccelli usati illegalmente
    come prede per l'addestramento alla caccia, e cinque gatti selvatici,
    appartenenti cioe' a specie in via di estinzione e quindi protetti dalla
    Convenzione di Washington.

    Gli accertamenti della Forestale sono stati eseguiti in seguito a
    numerose denunce e segnalazioni pervenute in merito ai reati di
    maltrattamento e detenzione incompatibile di animali giunte nei mesi scorsi.

    Il Nirda ha disposto il sequestro preventivo della struttura e dei cani,
    che, fa sapere, "verranno affidati a strutture specializzate, mentre i
    gatti saranno portati in centri di accoglienza per animali selvatici".


    Ho avuto ora contatto con Lilia Casali, presidente Nazionale di Animal Liberation e le notizie sono che in quel flagello serve tutto :
    Volontari in zona per pulire e sfamare i cani
    Stalli anche solo per un cane e ovviamente non necessariamente di volontari ma anche di persone semplicemente amanti degli animali e di buon cuore e sensibilità.
    Cure veterinarie
    Adozioni
    Cibo
    Aiuti economici

    Per qualunque maggiore info potete contattare direttamente Lilia Casali 3934186697 - per versamenti che serviranno a pagare cibo, veterinari, pensioni ecc.... C/C 21154406 INTESTATO A ANIMAL lIBERATION - VIA DEGLI ALBARI 2 - BOLOGNA - CAUSALE ALLEVAMENTO GUBERTI Ho chiesto a Lilia di mandarmi autorizzazione a raccolte alimentari quindi chiunque fosse disponibile a tal fine può mettersi in contatto con me in modo da poterci organizzare per la zona di Bologna e provincia, per altri luoghi direttamente Lilia Casali.Grazie Marzia cell. 3394888888 (dopo le 14)

    30 dicembre
    Appello da Animal Liberation:

    Riguardo all'allevamento Guberti di Ravenna, questa mattina (luned 29 dicembre) stato posto sotto sequestro dai Nirda. Possiamo quindi iniziare i trasferimenti dei cani presso rifugi e associazioni disponibili ad accoglierli. Vi preghiamo di segnalarci al pi presto le disponibilit, molto urgente, piu' ne portiamo fuori SUBITO, piu' ne salviamo! Sono quasi tutti cani adulti.

    Chi potesse ospitarli, chiami subito il numero 380.2936901




    QUESTA è LA PRIORITà ASSOLUTA PER OGGI E DOMANI:
    TANTE GABBIE E TRASPORTINI
    NON CE NE SONO ABBASTANZA!!!
    E PERSONE CON MEZZI O FURGONI PER IL TRASPORTO.
    LA COSA IMPORTANTE è RIUSCIRE A PORTARLI VIA TUTTI,
    UNO STALLO PROVVISORIO è STATO TROVATO IN PENSIONE,
    POI SI PENSERà A SMISTARLI,
    MA SERVE AIUTO MATERIALE SUL POSTO ALMENO DOMANI,
    POI NON CI SARà PIù TEMPO E MODO DI PRELEVARE I CANI.
    I RAGAZZI DI ANIMAL LIBERATION
    SONO STREMATI DA CATTURE,
    CARICHI, VIAGGI, RIENTRI E INIZIO DA CAPO....
    DA SOLI NON CE LA FARANNO ENTRO DOMANI.
    CHIUNQUE ABBIA GABBIE E TRASPORTINI
    E POSSIBILITà DI AIUTARE NEL TRASFERIMENTO
    è PREGATO DI METTERSI IMMEDIATAMENTE A DISPOSIZIONE!!!
    CONTATTARE LILIA 3934186697


    31 dicembre

    L`associazione ONLUS Animal Liberation ha terminato la dislocazione in due strutture dei cani di razza Pointer dell`allevamento lager di Osteria di Ravenna per dar loro una degna accoglienza.
    Allo stremo delle forze, anche perchè i volontari di Animal Liberation hanno affrontato e stanno affrontando tutto il lavoro da soli senza alcun ausilio materiale da nessuno, chiedono un aiuto economico per pagare le strutture dove ora sono detenuti i Pointer. Il costo per ogni cane è di 3 euro al giorno e mensilmente la spesa che Animal Liberation deve affrontare si aggira sulle migliaia di euro.
    Chi ha intenzione di mandare cibo contatti prima Animal Liberation in modo da poter indirizzare gli aiuti dove c'è più bisogno.
    In più, per chi volesse dare un altro tipo di aiuto, c'è urgentemente bisogno di qualcuno che vada a dare una mano alla pensione: ci sono grosse difficoltà a gestire un numero così enorme di cani. Serve qualcuno che aiuti a nutrire i cani, dare gli antiparassitari ecc. ecc.
    Per quest'ultima cosa, chiamare la presidente Lilia Casali al 3934186697, che si sta occupando del calendario delle disponibilità dei volontari.
    Di seguito ci sono gli estremi per i versamenti e donazioni per dare una mano concreta e urgente ai fantastici volontari dell`associazione:

    C/C postale nr. 13 22 44 72

    intestato a
    Animal Liberation Onlus,
    via Lamarmora 15
    47900, Rimini


    aggiornamento
    AGGIORNAMENTO ORE 23.00 DEL 30 DICEMBRE 2008

    Chiliamacisegua rassicura chi e'stato in pena per le povere
    creature di Ravenna durante questi giorni che, di festivo
    hanno avuto ben poco per Animal Liberation, presente a
    picchettare l'Allevamento del Vento di tale Giorgio Guberti,
    dichiaratosi veterinario in pensione, amante della selezione
    naturale, della pura razza pointer.

    A lui Chiliamcisegua e a tutti coloro che non vedevano, non
    sentivano, non parlavano, non agivano, penserà al momento
    opportuno con I Denuncianti

    L'importante è che ufficialmente Chliamacisegua può
    affermare che tutti i cani sono stati tratti in salvo da
    Animal Liberation che ringraziamo di cuore

    I penultimi cani dell'Allevamento stanno partendo ora, per
    raggiungere la pensione.

    Sono rimasti solo 3 cani a casa del proprietario che
    verranno prelevati domani.

    Ricordiamo che i cani sono in stato di AFFIDO TEMPORANEO.

    Risolto il problema delle gabbie e del veterinario,
    Chiliamacisegua chiede tutto il sostegno materiale possibile
    , dall' offerta di stalli agli affidi temporanei per i cani
    e tutto l'aiuto economico possibile e impossibile per il
    loro mantenimento, in attesa degli esiti del sequestro.

    I volontari hanno sfamato e abbeverato gli animali reclusi
    in un inferno, ogni giorno da quando è scattata l'allerta,
    senza risparmiarsi prosciugando energie, forze e le loro
    tasche.

    Inevitabilmente, per fare fronte all'emergenza contingente,
    prima che potessero arrivare rinforzi e altri soccorsi.

    In salvo i cani, già microcippati, saranno curati, rimessi
    in forze e dati ad adottanti al di sopra di ogni sospetto.

    Ora la solidarietà deve diventare un imperativo morale
    e..materiale.

    Chiliamacisegua chiede una mobilitazione planetaria per la
    raccolta di fondi per Animal Liberation a favore dei 320
    pointer strappati da mani barbare.


    Per favore se volete contribuire, inviate la donazione solo
    ad Animal Liberation, l'unica Associazione che si è resa
    parte attiva nel sostentamento dei cani, dalla prima ora e
    per far si che siano solo loro a disporre immediatamente dei
    fondi.

    Grazie

    Chiliamacisegua

    www.chiliamacisegua.org



    CONTATTI PER INFO: LILIA CASALI (PRESIDENTE NAZIONALE ANIMAL
    LIBERATION) 3934186697 - LORENZA CEVOLI (ANIMAL LIBERATION
    SEZIONE RIMINI) 3802936901 CORINNA ANDREATTA (PRESIDENTE
    CHLIAMACISEGUA) 335376957

    ANIMAL LIBERATION SEDE NAZIONALE BOLOGNA VIA DEGLI ALBARI 2
    - C/C postale n°. 21154406

    ANIMAL LIBERATION SEZIONE DI RIMINI VIA LAMARMORA 15 - C/C
    postale n°. 13224472

    IBAN IT69 A076 0113 2000 0001 3224 472

    www.animalliberation.it



    Studio Aperto 29 dicembre ore 18,38
    www.video.mediaset.it/mplayer.html?...om=studioaperto

    Tg2 ore 29 dicembre ore 13

    www.tg2.rai.it/default.asp?id_n=7537&id_r=3&id_c=16



    foto scattate il 20 dicembre 2008 presso l' allevamento
    (scarica la cartella zip)
    www.animalliberation.it/allguberti/foto20dic08.zip

    foto scattate il 21 dicembre 2008 presso l' allevamento
    (scarica la cartella zip)
    www.animalliberation.it/allguberti/foto21dic08.zip

    Album degli orrori

    http://it.youtube.com/watch?v=LvZk4Xw4UsA&...3D0FBC0&index=9



    Petizione

    www.sottoscrivo.com/34_allevamento-...gio-guberti.htm



    Aggiornamenti

    www.chiliamacisegua.org

    www.facebook.com/profile.php?&new_b...&id=41933286335

    www.animalliberation.it/allevamentoguberti.html

    www.centopercentoanimalisti.com/php...na-vt32595.html


    20 Gennaio 2009

    Guberti presenta un esposto
    L'allevatore:dove sono finiti i pointer sequestrati?

    RAVENNA - Giorgio Guberti vuole conoscere tutti i dettagli relativi al
    sequestro dei suoi cani da caccia operato dalla guardia forestale a fine
    dicembre.
    Per questo ha presentato un esposto alla procura di Ravenna.
    "In particolare - spiega l'avvocato difensore Aldo Guerrini - Guberti
    vorrebbe sapere esattamente dove si trovano i cani. Nei verbali di
    sequestro non c'è la destinazione finale.
    Inoltre vorremmo che si facesse chiarezza una volta per tutte sul numero
    esatto dei cani che sono morti da quando sono stati sequestrati e perché
    sono morti". Oggi intanto proprio l'operazione del corpo forestale dello
    stadio verrà riesaminata in tribunale dopo che gli avvocati hanno
    presentato ricorso. "Il ricorso è incentrato esclusivamente sulla
    procedura del sequestro che a nostro parere non si è svolta come
    prevista dai regolamenti".
    Sul tema invece dalla guardia forestale di Ravenna arriva una
    precisazione: "Le procedure utilizzate in fase di accesso e di
    accertamento sono state improntate al più assoluto rispetto delle leggi
    vigenti.
    Inoltre i ritrovamenti di cuccioli appartenenti a Guberti non hanno
    nessuna attinenza con il procedimento in corso essendo stati rinvenuti
    prima del sequestro e non essendo nemmeno individuabili in quanto privi
    di microchip.
    Tutti gli animali sequestrati sono e rimangono a disposizione
    dell'autorità giudiziaria". Nella vicenda prende posizione anche la Lega
    anti vivisezione (Lav) che minaccia di agire per vie legali "in merito
    alle pesanti accuse rivolte agli animalisti dall'associazione allevatori
    cinotecnici italiani e da Federfauna, circa la cattiva gestione dei
    pointer sequestrati a fine dicembre" ed esprime "piena solidarietà
    all'operato del Nirda del corpo forestale dello Stato e dell'Anta,
    l'associazione cha ha la custodia giudiziaria degli animali

    ---------
    RdCarlino: 20-01-2009

    Esposto in Procura: «Quanti cani sono morti?»
    POINTER DEPOSITATO IERI DAI DIFENSORI DI GUBERTI. LA FORESTALE: «TUTTO
    SECONDO LA LEGGE». INTERVIENE LA LAV

    IERI MATTINA l'avvocato Aldo Guerrini ha depositato in Procura l'esposto
    con il quale viene sollecitato un intervento
    ricognitivo della magistratura per accertare il numero di cani sotto
    sequestro e i siti in cui sono custoditi e il numero
    dei cani sequestrati e deceduti.
    Proprio sotto questo profilo c'è da registrare una nota del Corpo
    Forestale in cui innanzitutto si sottolinea che «le procedure utilizzate
    in fase di accesso e di accertamento» nei due allevamenti di Giorgio
    Guberti «sono state improntate ---come sempre --- al più assoluto
    rispetto delle leggi vigenti. Si specifica inoltre che le notizie
    relative a ritrovamenti di cuccioli appartenenti a Guberti non hanno
    nessuna attinenza con il procedimento in corso essendo stati rinvenuti
    prima del sequestro e non essendo nemmeno individuabili in quanto privi
    di microchip.
    Tutti gli animali sequestrati --- scrive ancora la Forestale --- sono e
    rimangono a disposizione dell'Autorità giudiziaria che è
    il dominus dell'indagine a cui spetta la decisione in merito alla
    custodia e all'affidamento degli animali».
    In questo contesto, la Forestale interviene quindi per evidenziare come
    «le richieste di adozione che affluiscono numerose su
    vari siti internet non potranno essere accolte». La nota termina
    sostenendo che «le dichiarazioni di principio e le decisioni che in
    questi giorni sono state rese note da parte di importanti e qualificati
    soggetti istituzionali competenti in materia, quali la
    Federazione nazionale degli ordini dei veterinari e l'Ente nazionale
    cinofilia italiana, costituiscono atti di affermazione di legalità che
    concordano indiscutibilmente con l'operato della Forestale».
    Da parte sua la Lav, Lega antivivisezionista, esprime «solidarietà
    all'operato della Forestale» e sottolinea come «i pointer di cui l'Anta
    ha ottenuto la custodia» sono «ora costantemente monitorati e accuditi,
    secondo le loro necessità, dalle associazioni animaliste».
    Ancora la Lav afferma che «la raccolta di fondi in favore del signor
    Guberti per il pagamento delle spese processuali e le
    accuse rivolte alle associazioni animaliste, appaiono una pallida
    manovra per salvare l'immagine della categoria degli allevatori
    e ottenere il possesso di esemplari la cui linea di sangue è comunque
    ancora pregiata sul mercato».
    -------
    RdCarlino: 20-01-2009

    Davanti ai giudici si discute sul sequestro dei pointer
    I difensori: «Affronteremo solo questioni formali»

    «SARÀ UNA richiesta rigorosamente tecnica, la nostra. Noi contestiamo il
    sequestro probatorio e preventivo dei cani sotto il profilo
    dell'inosservanza di una serie di norme prescritte dal codice di
    procedura penale. Basti dire che ci sono state operazioni addirittura
    seguite solo da ausiliari di polizia giudiziaria, quando il sequestro
    deve essere operato invece da ufficiali di polizia giudiziaria, neppure
    da agenti»: gli avvocati Giovanni Scudellari e Aldo Guerrini (che con
    l'avvocato Giancarlo Ridolfi assistono
    il veterinario Giorgio Guberti) si troveranno a tu per tu con i giudici
    del riesame, questa mattina, in tribunale per discutere del riesame dei
    decreti di sequestro, e si muoveranno su uno strettissimo binario,
    puramente tecnico-formale. Il collegio sarà
    presieduto dal giudice Donatella Di Fiore e composto dai giudici Piero
    Messini D'Agostini e Monica Galassi.
    «L'IPOTESI di reato di maltrattamento di animali --- spiega Scudellari
    --- prevede la confisca dell'animale se sarà accertata
    la responsabilità dell'indagato. Questo significa che ai fini del
    sequestro ben può prescindersi dal cosiddetto 'fumus' del reato. Per noi
    il reato di maltrattamento non c'è, è chiaro, ma difficilmente può
    essere il tribunale del riesame a dirlo, a entrare così tanto nel
    merito. Ecco perchè puntiamo a un riesame esclusivamente tecnico».
    E nel binario in cui i difensori si muoveranno c'è anche il principio
    del 'ne bis in idem', ovvero che per uno stesso fatto non si può essere
    processati due volte. Sottolinea l'avvocato Guerrini: «Già ci sono due
    archiviazioni recentissime e una assoluzione più datata: da allora a
    oggi le condizioni non sono cambiate, il fatto è lo stesso e il
    sequestro, a nostro parere, non andava eseguito. Su questo binario si
    sono infatti mossi, a ottobre, i carabinieri del Nas i quali non hanno
    eccepito alcun rilievo di carattere penale».
    LA QUESTIONE all'esame del tribunale è estremamente complessa dal punto
    di vista giuridico.
    Ci sono una perizia e una consulenza tecnica, confluite in una sentenza
    e in due archiviazioni, che escludono ipotesi di maltrattamento nelle
    metodologie di allevamento messe in atto da Guberti. La nuova indagine
    preliminare, se non verrà riconosciuto il 'ne bis in idem' potrebbe
    avere soluzione con una nuova consulenza, ma il fatto è che le
    condizioni iniziali
    ora sono mutate, proprio a causa dei sequestri (mutate condizioni di
    vita e di alimentazione dei cani), che invece avrebbero come obiettivo
    proprio quello di preservare la prova. Una consulenza potrebbe essere
    svolta sulla base delle videoriprese effettuate dalla Forestale, in
    abbinamento con gli atti delle precedenti indagini preliminari. E in
    questo caso il sequestro probatorio non avrebbe motivo di essere
    mantenuto: i cani, ora, non possono infatti essere più prova di un
    eventuale maltrattamento.
    c.r.

    20 gennaio comunicato da Animal Liberation
    il sito Animal Liberation ha chiarito i dubbi sulla notizia dei cuccioli morti arrivata nei giorni scorsi e della quale non riuscivamo a capire il senso
    qui il testo del comunicato stampa ( che trovi anche nella home page del sito di AL )


    COMUNICATO STAMPA ANIMAL LIBERATION - Bologna 15 gennaio 2009

    INFONDATE LA ACCUSE AGLI ANIMALISTI
    ANIMAL LIBERATION PERSEGUIRA' I COLPEVOLI DI DIFFAMAZIONE

    In merito alla notizia pubblicata dal Carlino e altri quotidiani sulla morte di alcuni cuccioli provenienti dal sequestro-Guberti a Ravenna, lasciando interndere che la causa sia stata il cattivo trattamento da parte delle associazioni che li hanno presi in affido, comunichiamo quanto segue:

    1. I cuccioli non sono morti ieri, come sembra evincersi dai giornali, ma morirono immediatamente dopo il sequestro.
    la notizia delle autopsie, queste sì eseguite ieri, e' stata diffusa ad arte facendo credere che tali decessi fossero appena avvenuti.
    2. I cuccioli provenivano da una situazione di gravissimo degrado e di pessime condizioni igieniche, sanitarie, ambientali e nutrizionali che, costatate dalle autorità competenti, hanno portato al sequestro oggi convalidato dal Gip.
    3. I cuccioli affidati alle associazioni Animal Liberation e Centro Soccorso Animali sono accuditi a dovere in ambienti riscaldati.
    4. Non ci risulta che l' Istituto zooprofilattico incaricato di eseguire gli esami autoptici abbia gia' rilasciato i referti quindi le voci sulle cause di morte non sono affidabili
    5. Se come pubblicato, le cause della morte sono state causate dal freddo, vista la tempistica dei decessi e le condizioni in cui cuccioli e mamma erano costretti a vivere, la responsabilità è da addebitare al Guberti.
    6. Ricordiamo che l'allevamento del Guberti era privo di autorizzazioni fin dal 1988;
    Ricordiamo che l'ENCI lo ha sospeso in via cautelare ed ha aperto un procedimento di vigilanza nei confronti del sodalizio col Pointer Club d'Italia che aveva intrapreso iniziative in appoggio al Guberti
    Ricordiamo che in seguito ad ispezione presso le strutture in questione i NAS in luglio 2008 avevano disposto il sequestro amministrativo dell'allevamento. I cani ricoverati, nutriti, curati da Animal Liberation e Centro Soccorso Animali stanno rifiorendo, non sono ormai più quei pelleossa del 29 e 30 dicembre.

    Animal Liberation ha incaricato i propri legali di adire le vie legali per perseguire chiunque incorra o sia incorso nel reato di diffamazione verso l'associazione affidataria dei cani sequestrati, che li sta alloggiando, curando, nutrendo nel miglior modo.


    ANIMAL LIBERATION La presidente nazionale
    Lilia Casali tel. 393 4186697
    [email protected]

    21 gennaio
    fonte:FONTE CLIKKA
    Quando gli interessi sovrastano il buon senso

    LA LETTERA DI UN ALLEVATORE
    Quando gli interessi sovrastano il buon senso



    Ma non capisco: che interessi ci possono essere a difendere posizioni insostenibili?

    Vorrei rivolgere questa domanda principalmente al Sig. Alberto Veronesi, che, dalle pagine del sito da lui curato "IL CINOFILO", in nome di un presunto "patrimonio zootecnico da salvaguardare", sta promuovendo una raccolta di fondi per (cito testualmente): "contribuire alle spese legali e al dissequestro dei cani, per del ricovero temporaneo in strutture diverse da quelle degli animalisti e per i necessari adeguamenti del proprio impianto".
    Chi ha seguito la vicenda del Dott. Giorgio Guberti, titolare dell'allevamento di pointer "del vento" comprenderà; invito coloro che non la conoscono a dare uno sguardo al sito: www.arca-di-noe.com/forum/showthread.php?t=10124 dove c'è un'ampia documentazione fotografica delle spaventose condizioni in cui il sopracitato "allevatore" teneva il proprio allevamento. Badate che non stiamo parlando dell'ennesima triste storia di fetidi canili, ma di un noto allevamento, fregiato di riconosciuto affisso enci
    Ho messo la parola allevatore tra virgolette, perché, in quanto a mia volta allevatore, fortunatamente non trovo nulla che mi accomuni a questo modo barbaro di allevare. Mi auguro di essere in ampia compagnia tra i colleghi italiani: sarebbe triste scoprire che la situazione nazionale non si differenzi dal deplorevole mercato dei cuccioli dell'Europa dell'Est!
    Provo sdegno nel leggere sul sito dell'AACI una difesa a spada tratta dei presunti criteri, che motivano questo sadico metodo di allevamento. Il Dott. Guberti - infatti - dichiara di voler riprodurre le condizioni della selezione naturale, allo scopo di ottenere una linea di sangue particolarmente resistente e adatta alla caccia.
    Spero che il Signor Alberto Veronesi si renda conto, che queste giustificazioni sono un pretestuoso e spudorato tentativo di dare un senso a un comportamento insensato e malsano.
    E' chiaro che la selezione naturale richiede che gli animali vivano in natura in un ambiente, dove hanno modo di procurarsi spontaneamente acqua, cibo, riparo, nascondigli senza dipendere dall'uomo. Altra cosa è rinchiudere gli animali, creando artificiosamente condizioni da lager: sfido qualunque zoologo a descrivere i metodi crudeli del Dott Guberti con le parole "selezione naturale".
    Personalmente non conosco il Dott. Giorgio Guberti, ma ho visitato altri allevamenti di razze da caccia (pointer, setter, segugi) e mi sento di dire, che nessun allevatore/cacciatore si sognerebbe di usare in allevamento, a caccia o in gara un soggetto ridotto nelle condizioni dei pointer del vento. Cani denutriti, che si combattono ogni boccone per la loro sopravvivenza, cuccioli cresciuti nel terrore di venir a ogni momento sbranati e che percepiscono la stessa paura nella madre non saranno mai soggetti adatti alla caccia o che primeggeranno nelle prove.
    Comunque, ben venga una raccolta di fondi, se realmente destinata alla vera emergenza: sostenere chi si sta occupando di queste centinaia di pointer cuccioli e adulti.
    Al contrario, stupisce la posizione del Sig. Alberto Veronesi (www.ilcinofilo.it/NewsPopup.aspx?idmod=1&cid=2...), il quale arrampicandosi sui vetri contro l'evidenza documentaria parla di un caso montato ad arte da animalisti fanatici e perditempo e ancora tutto da chiarire (ci dispiace per la sua difficoltà a fare chiarezza su cose elementari e che si palesano da sole). Dopo che finalmente la ragione e la giustizia iniziano a fare il proprio corso, il Sig. Veronesi dal suo sito elemosina fondi per restituire i cani a un proprietario che si è dimostrato indegno di essere tale (www.ilcinofilo.it/NewsPopup.aspx?idmod=1&cid=2...). Infine, attacca l'Enci, ingiungendo (con quale autorità?) di dare risposta scegliendo tra tre opzioni obbligatorie (www.ilcinofilo.it/NewsPopup.aspxidmod=1&cid=22...). Traspare il suo intento ricattatorio nel sottinteso "siccome anche tu Enci sei in difetto, devi tacere o tiriamo fuori anche i tuoi torti".
    Per tornare al Dott. Guberti non voglio limitarmi a sparare a zero contro quest'uomo, perché penso che colpevoli siano tanti altri, che, in nome di un vero "dovere" omesso o un falso "dovere" adempiuto, non gli hanno impedito di agire in questo modo:

    · gli amici, che per falso "dovere" di amicizia, non hanno saputo dirgli che sbagliava;

    · le amministrazioni comunali che dal 1995 avevano l'unico, omesso "dovere" di imporre l'adeguamento (meglio dire bonifica) degli impianti;

    · il Preside della facoltà di Veterinaria dell'Università di Bologna, che nel 2003 si è sentito in "dovere" di dargli ragione dall'alto delle sue qualifiche di veterinario;

    · la gente comune che - per quieto vivere – ha omesso il "dovere" di denunciare gli orribili maltrattamenti;

    · le istituzioni preposte (Asl, Carabinieri e quant'altro), che si sono attenute al ligio e falso "dovere" di rispettare i tempi di legge;

    · il Club del Pointer, che si sentiva in "dovere" di offrire copertura a un proprio pagante associato;

    · e ultimo - solo in elenco e non per grado di responsabilità - l'Enci, e in particolare i suoi delegati di zona, che si sono trovati nelle condizioni di "dovere" chiudere gli occhi su uno scempio simile!!
    Se tutti costoro, mentre facevano il loro "dovere", avessero pensato guardando negli occhi questi cani, avrebbero evitato loro anni di atroci e inutili sofferenze e salvato centinaia di soggetti sani che nel frattempo sono morti.
    Per concludere questo mio sfogo, tengo a far sapere a chi legge dalle pagine del sito dell'Italian Boxer Club, che la nostra associazione, nata per la tutela della razza boxer, ha combattuto e sempre si farà promotrice di battaglie, contro ogni sopruso rivolto verso i nostri amici cani, siano essi di qualsiasi razza o meticci.
    Stefano Bartolini



    23 gennaio:


    www.lav.it

    · Ravenna, pointer sequestrati, LAV plaude pronunciamento Riesame

    * 23/01/2009

    * La LAV plaude per il pronunciamento del Tribunale del Riesame di Ravenna
    che ha confermato il sequestro preventivo dell'allevamento di Pointer del
    dott. Giorgio Guberti, rigettando quindi la richiesta di dissequestro
    presentata dai legali della difesa del titolare.

    La LAV esprime sincera soddisfazione per l'operato del NIRDA e della
    Magistratura, ringraziando in particolare il Pubblico Ministero, il Giudice
    delle Indagini Preliminari e i Giudici del Tribunale del Riesame di Ravenna,
    che con l'ultimo provvedimento di convalida di sequestro preventivo hanno
    riconfermato la necessità che i cani non vengano restituiti all'indagato.

    La decisione dell'Autorità Giudiziaria sconfessa anche le posizioni delle
    associazioni filovenatorie e degli allevatori, che hanno finora difeso i
    metodi di allevamento del dottor Guberti.

    Confidiamo che le indagini della Magistratura siano tempestive nel chiarire
    le responsabilità di tutti i soggetti coinvolti, garantendo al tempo stesso
    l'effettiva tutela degli animali.

    La LAV ringrazia, infine, l'avvocato Andrea Visani, per il supporto tecnico
    prestato, e le associazioni che si stanno occupando degli animali.




    www.enpa.it

    23/01/2009
    RAVENNA, CONFERMATO IL SEQUESTRO DEGLI ALLEVAMENTI DI GUBERTI, PLAUSO
    DELL'ENPA


    - - www.enpa.it/cgi-bin/Public/foto/pointer.jpgIl magistrato che si
    sta occupando delle indagini sui maltrattamenti negli allevamenti di
    pointer, gestiti da Guberti a Osteria e Campiano, ha confermato il sequestro
    dei cani. Apprezziamo la decisione dell'autorità giudiziaria - commentano
    all'Enpa -- il provvedimento tutela anzitutto la salute e il benessere di
    questi animali in attesa che l'inchiesta possa finalmente accertare le
    eventuali responsabilità. Già in passato abbiamo sollevato forti dubbi in
    merito alla conduzione delle due strutture; ci auguriamo adesso che tale
    vicenda sia d'esempio, ponendo fine a metodi di allevamento brutali
    praticati da alcuni. (23 gennaio)


    CASO GUBERTI, SOLIDARIETA' DELL'ENPA AL SOTTOSEGRETARIO MARTINI E
    ALL'ONOREVOLE GIANNI MANCUSO


    www.enpa.it
    La Protezione Animali esprime solidarietà al Sottosegretario al Welfare
    Francesca Martini; all'On. Gianni Mancuso; all'ENCI (Ente Italiano
    Cinofilia); a Rosanna Marani e Corinna Andreatta dell'associazione
    Chiliamacisegua; alla giornalista de "La Padania" Stefania Piazzo, tutti
    destinatari - a vario titolo - di pesanti attacchi personali contenuti
    all'interno di una nota pubblicata sul sito internet di Federfauna,
    (Confederazione Europea delle Associazioni di Allevatori, Commercianti e
    Detentori di Animali). La nota dell'Associazione di Categoria si riferisce
    alla ben nota vicenda di presunti maltrattamenti ai danni dei pointer
    allevati da Guberti a Osteria e Campiano, in provincia di Ravenna. A seguito
    delle denunce presentate dalla nostra sezione locale e da altre associazioni
    animaliste attive sul territorio, il NIRDA del Corpo Forestale dello Stato,
    avvalendosi del supporto di un veterinario, ha ritenuto opportuno
    intervenire per verificare la fondatezza delle denunce. Da una prima
    indagine sul campo sono emersi forti perplessità in merito alla gestione
    delle due strutture; pertanto, come accade in questi casi, i cani sono stati
    posti sotto sequestro in attesa che l'autorità giudiziaria ricostruisca
    l'intera vicenda e accerti eventuali responsabilità. Alla luce dei fatti
    sarebbe forse più opportuno che, nelle more dell'inchiesta, Federfauna
    attendesse serenamente le conclusioni degli inquirenti, senza indulgere in
    offese gratuite, volgari e fuori luogo. All'Associazione di Categoria
    ricordiamo, tra l'altro, che già in passato gli allevamenti di Guberti
    avevano sollevato più di qualche perplessità in merito alla loro gestione.

    28 gennaio
    Fonte : www.romagnaoggi.it/ravenna/2009/1/28/114107/

    domenica 1 febbraio 2009
    Ultimo Aggiornamento: 01/02/2009 11.37.51


    Ravenna: l'Aaci disponibile ad ospitare i pointer di Guberti

    RAVENNA - L'Associazione allevatori cinotecnici italiani, attraverso il legale rappresentante Alberto Veronesi, ha depositato alla segreteria della Procura della Repubblica di Ravenna una comunicazione nella quale si offre la disponibilità a dare a proprie spese "un'adeguata accoglienza" in strutture ed impianti a norma di legge ai 220 cani di razza pointer sequestrati lo scorso fine dicembre dal Corpo Forestale negli allevamenti di Campiano ed Osteria.

    La notizia è stata riportata dall'edizione di Ravenna de "Il Resto del Carlino". Veronesi ritiene che i cani sequestrati "sono esemplari di particolare valore zootecnico per la razza pointer italiana ed europea", evidenziando come tra gli esemplari sequestrati "vi sono campioni pluripremiati, in tutti i più importanti concorsi nazionali ed internazionali".

    Il presidente dell'Aaci ha inoltre sottolineato come il disagio in cui si trovano i cani posti sotto sequestro "mette in grave pericolo" la loro sopravvivenza, spiegando che si trovano in strutture "inappropriate" e "affidati a soggetti che non dispongono della professionalità e delle risorse necessarie a prendere cura".

    A questo proposito l'Associazione, che ha come "scopo sociale e interesse primario la conservazione e la valorizzazione di tutto il patrimonio cinotecnico italiano", si è resa disponibile "ad ospitare i cani a proprie cure e spese per tutto il periodo del sequestro", provvedendo anche al loro trasporto "a proprie spese".

    Aggiornamento 18 febbraio
    Ravenna - La Forestale torna nell’allevamento dei cani di Guberti
    Oggi la Forestale tornerà, probabilmente con un escavatore, nell’allevamento di Giorgio Guberti, in via Dismano ad Osteria. Cercherà «tracce ed altri effetti materiali» del reato di maltrattamento agli animali e di smaltimento senza autorizzazioni di liquami e acque reflue degli allevamenti: in particolare si tratta di accertare la presenza di «carcasse di animali seppellite» nei terreni di proprietà di Guberti. La richiesta, in tal senso, è stata avanzata dalla stessa Forestale di Ravenna con una nota depositata in Procura il 12 febbraio. Il pm che ha firmato quello che altro non è che un decreto di ‘ispezione dei luoghi’ è Daniele Barberini, ovvero il magistrato cui era stata delegata l’indagine relativa a un esposto presentato contro Guberti il 22 dicembre, appena una settimana prima del blitz della Forestale di Ravenna e di Roma sollecitato dallo stesso ministero delle Risorse Agricole (il ministero cui appartiene il Corpo Forestale), e che poi ha ‘ereditato’ anche l’inchiesta successiva.
    Che i terreni dell’allevamento di via Dismano nascondessero carcasse di cani deceduti nel corso del tempo non è mai stato un mistero: erano evidenti, tali tracce, anche nei giorni del blitz, il 29 e il 30 dicembre allorchè vennero tutti i cani pointer di Guberti furono sequestrati, C’è un’ampia documentazione fotografica a evidenziarle. D’altronde il veterinario ha sempre voluto tenere vicino a sè anche le carcasse dei suoi cani deceduti, rifuggendo l’idea di incenerirli come invece impone la normativa.
    A quale fine una tale ricerca? Va da sè che il recupero dei resti (che non venne fatto a fine dicembre dalla Forestale) servirà a provare ulteriormente l’ipotesi contravvenzionale dell’abusivo smaltimento di rifiuti. Riesce invece non facilmente comprensibile anche agli stessi difensori di Guberti il nesso fra i resti e il maltrattamento. Come razionalmente ipotizzare che da un teschio o da altre ossa canine si possa risalire alla causa della morte e se questa fu dovuta a maltrattamento? ci si chiede.
    Insomma, a un mese e mezzo dal clamoroso blitz ben ‘gestito’ a livello televisivo dallo stesso nucleo speciale della Forestale di Roma, il Nirda, che operò in appoggio alla Forestale di Ravenna, l’inchiesta pare non avere fatto ancora un passo avanti nè a favore dell’accusa nè a favore della difesa (va da sè che il riferimento è all’ipotesi di reato di maltrattamento). Ieri mattina i legali che assistono Guberti, ovvero Giancarlo Ridolfi, Giovanni Scudellari e Aldo Guerrini, hanno incontrato il procuratore Daniele Barberini per cercare di conoscere un po’ il punto della situazione. Il fatto è che non ci sono ancora i risultati delle autopsie ai cani sotto sequestro e deceduti, nè ancora la Procura ha ritenuto di provvedere a una consulenza tecnica sui metodi di allevamento e sulla loro incidenza sullo sviluppo fisico e sulle caratteristiche comportamentali: è uno degli argomenti, questo, toccato ieri mattina dai difensori di Guberti nel corso del colloquio con il pm. Il fatto è che una consulenza tecnica, ora, a condizioni variate (i cani non si trovano più nelle condizioni dell’ipotetico maltrattamnento) è inutile, è viziata in partenza: una constatazione, questa, avanzata dal collegio difensivo di Guberti già all’indomani del sequestro e in vista del ricorso al tribunale del riesame e di cui ora anche la Procura sembra costretta a prendere atto.
    Carlo Raggi

    10 Marzo:
    Il Resto del Carlino
    Ravenna
    Una perizia per capire come sono morti sedici cani

    NELLAMBITO dellinchiesta sugli
    allevamenti dei cani pointer di Giorgio
    Guberti, il pm Daniele Barberini ha
    chiesto al gip di disporre incidente
    probatorio al fine di accertare la causa
    della morte di sedici cani, cinque adulti e
    undici cuccioli. La richiesta è stata
    depositata nel fine settimana presso la
    cancelleria del gip e ancora il giudice
    deve provvedere. Le carcasse di cinque
    pointer adulti e di un cucciolo vennero
    trovate dalla Forestale nel corso
    dellispezione del 30 dicembre scorso
    presso lallevamento di Osteria; erano
    nellarea dellallevamento e probabilmente
    si trattava di cani vittime di una furiosa
    lotta con probabili cani killer venuti a
    contatto con altri. Le carcasse furono
    consegnate alla sezione di Lugo
    dellistituto Zooprofilattico sperimentale.
    Degli altri dieci animali, tutti cuccioli e
    tutti sotto sequestro, sette sono morti fra il
    30 dicembre e il 15 gennaio presso il
    Centro soccorso per animali di Modena e
    gli altri quattro sono deceduti presso il
    canile Micio Micio Bau Bau di
    Occhiobello dove furono ricoverati dopo
    il sequestro. Su cinque dei sei deceduti a
    Modena e su quelli deceduti a
    Occhiobello già a suo tempo è stata
    effettuata lautopsia. Obiettivo del pm è
    quello di giungere alla nomina di un
    perito, il cui lavoro possa costituire prova
    in sede processuale, per accertare se la
    causa della morte degli animali possa
    essere collegata causalmente alla condotta
    del veterinario Guberti oppure ad altri
    meccanismi. Va da sè che per quanto
    riguarda i cuccioli, tutti morti dopo il
    sequestro (sei di loro nei giorni
    immediatamente successivi) dovrà essere
    accertato se la malattia che li ha condotti a
    morte — una probabile malattia da
    raffreddamento — sia insorta nel periodo in
    cui gli animali erano nellallevamento
    oppure subito dopo. Parti offese nel
    procedimento penale contro Guberti —
    indagato per maltrattamento di animali,
    ovvero i pointer dellallevamento e anche
    sette gatti selvatici incrociati con gatti
    domestici — sono quattro associazioni di
    salvaguardia degli animali: la Lav (lega
    antivivisezione), la Lega per labolizione
    della caccia, lassociazione La Zampa e la
    mano e lAssociazione nazionale
    protezione animali, natura e ambiente,
    sezione di Cremona.
    c.r.

    10/03/2009 - pag. 15
    La Voce di Ravenna
    Perché sono morti i cani di Guberti?
    Alcuni defunti nell'allevamento di Osteria, altri nelle mani degli animalisti che ora li custodiscono
    La procura chiede i rilievi su 16 pointer dell'allevatore indagato

    RAVENNA - Per quali cause sono morti
    quei sedici cani di razza pointer di
    proprietà dellallevatore Giorgio Guberti?
    Per avere una risposta a questa domanda
    il pubblico ministero Daniele Barberini,
    titolare dellinchiesta che ipotizza per
    lottantenne ex veterinario il reato di
    maltrattamento di animali, ha richiesto al
    giudice per le indagini preliminari un
    incidente probatorio. Tra il 29 e il 31
    dicembre scorsi, il nucleo investigativo
    per i reati in danno degli animali (Nirda)
    della guardia forestale ha denunciato
    lallevatore al termine di un blitz nei due
    allevamenti di sua proprietà (uno in via
    Dismano a Osteria e laltro in via Arrigoni
    a Campiano) e posto sotto sequestro sia le
    strutture che gli oltre duecento cani in
    esse detenuti. Oltre alla già citata ipotesi di
    reato per maltrattamento di animali, ai
    danni di Guberti si ipotizza anche quella
    per smaltimento illegale di rifiuti. A
    sostegno di questultima potrebbero esserci
    le ossa di cane ritrovate dalla guardia
    forestale nel terreno adiacente a uno degli
    allevamenti in occasione di un altro
    sopralluogo svolto il 18 febbraio.
    Completate le operazioni di sequestro a
    fine dicembre, Bruno Mei Tomasi -
    presidente dellassociazione animalista
    sarda Anta - è stato nominato custode
    giudiziario delle bestie. Che sono poi state
    trasferite in altre strutture in affidamento
    temporaneo ad altre associazioni
    animaliste vicine ad Anta, in particolare
    Animal Liberation (Al) e Centro soccorso
    animali (Csa). I cani - cinque adulti e
    undici cuccioli - sono morti in momenti e
    contesti diversi: due sono stati trovati
    morti il 30 dicembre a Osteria, quattro
    sono stati trovati morti il giorno dopo
    sempre a Osteria, sette sono morti tra il 30
    dicembre e il 15 gennaio in una struttura
    modenese - dove erano stati trasferiti
    dopo il sequestro - gestita dal Csa, tre
    sono morti tra il 18 e il 19 gennaio in una
    struttura rodigina dove erano seguiti da
    Al. Il Pm ha richiesto lincidente
    probatorio nella fase delle indagini
    preliminari perché se disposto durante il
    dibattimento potrebbe determinare una
    sospensione per un tempo superiore a
    sessanta giorni ma soprattutto perché,
    sebbene congelate e conservate dalle
    sezioni di Modena e di Lugo dellistituto
    zooprofilattico sperimentale o dal
    dipartimento di Sanità pubblica di Padova,
    potrebbero subire delle modificazioni con
    il passare del tempo. A questo punto sarà il
    Gip a decidere se accogliere o meno la
    richiesta dal sostituto procuratore. In caso
    venga accettata, si procederà con le perizie
    per cui le parti e il tribunale nomineranno
    i rispettivi esperti. La situazione degli
    allevamenti di Guberti fu sollevata a metà
    dicembre in una serie di articoli pubblicati
    da La Voce richiamando lattenzione di
    molti animalisti e politici. Diverse
    addirittura le interrogazioni parlamentari -
    An, Lega e Udc - rivolte ai ministri
    competenti per ottenere chiarimenti sui
    contorni della vicenda.

    11 marzo

    Fonte:clikka
    Presentata in Procura dal veterinario Guberti. "Gli autori sono animalisti".
    Una denuncia-querela contro gli ignoti che nelle «giornate antecedenti il 29 e il 30 dicembre» hanno fatto irruzione negli allevamenti di pointer del veterinario Giorgio Guberti, a Campiano e ad Osteria «praticando diversi varchi nelle reti di recinzione e aprendo i box ove gli esemplari erano stati suddivisi in base a precisi criteri di gruppo», è stato presentato alla Procura della Repubblica di Ravenna e alla Procura della Repubblica di Parma dallo stesso veterinario Giorgio Guberti. Il quale nella denuncia fornisce anche una precisa indicazione circa la strada da percorrere per giungere alla completa identificazione di tutti gli ignoti (posto che «alcuni sono già stati identificati dai carabinieri di Campiano»), tenendo «conto delle evidenti autodenunce che alcuni animalisti» hanno autografato su internet.
    Il veterinario, che è assistito dagli avvocati Giancarlo Ridolfi e Aldo Guerrini, evidenzia peraltro come le incursioni siano avvenute all’interno e a danno di strutture all’epoca sottoposte a sequestro amministrativo da parte dei carabinieri di Nas. «Gli ignoti, una volta all’interno, hanno sparso mangime per cani: è appena il caso di evidenziare non solo l’aspetto collegato agli effetti che l’apertura dei box ha prodotto all’interno dei gruppi di animali, ma occorre sottolineare gli effetti che lo spargimento indiscriminato di alimenti sul terreno ha prodotto, quale il caos all’interno dell’allevamento». Ma c’è di più. Gli ignoti hanno anche disperso nell’allevamento tappettini in gomma e ciotole di plastica successivamente distrutti a morsi dagli esemplari più giovani con ogni e più ampio effetto pericoloso per la salute dei medesimi animali per le lesioni da scheggia ovvero per l’eventuale ingestione di materiale spugnoso e poroso». Contestualmente gli ignoti, «dopo aver danneggiato il gruppo elettrogeno hanno sottratto dall’allevamento una decina di giovani esemplari di pointer e una femmina adulta, poi abbandonati in modo rocambolesco al canile di Parma dove sei dei cuccioli sono morti perchè separati dalla madre naturale. Nell’esposto si ipotizza quindi l’invasione di terreni privati, il danneggiamento, il furto di animali anche assoggettati a sequrestro amministrativo. «Ma vi è di più» si sottolinea, «perchè gli ignoti hanno posto le basi per un maltrattamento in piena regola degli animali sia per ciò che concerne i cuccioli successivamente morti, sia per quanto attiene all’incursione nell’allevamento». Inoltre il veterinario chiede alla Procura di Parma di indagare sulla tenuta dei registri presso il canile di quella città per accertare che siano stati adeguatamente registrati gli ingressi di quegli animali e identificate le persone che li avevano portati. Inoltre nella denuncia si chiede che vengano sottoposti a sequestro probatorio sia i cuccioli sopravvissuti sia la femmina adulta che invece è stata sottoposta a sequestro preventivo.

    30 agosto

    SEQUESTRO GUBERTI
    SONO PASSATI OTTO MESI

    BEA
    BEA ha ripreso a vedere!
    Le foto di BEA, cieca e immersa nel fango con altri cani scheletrici come lei commossero in tutta Italia e attirarono l’attenzione contribuendo a far scattare il sequestro.
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    Quando ci fu consegnata pesava 11 KG, la sua temperatura corporea era 33° ( per i cani normalmente è 38°) e stava morendo.
    I veterinari stimavano avesse 14 anni.
    Ora ne dimostra la metà, pesa il doppio pur essendo ancora snella, vede e ha cominciato a giocare, potete rivederla in queste foto.
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    LA VITA DEI POINTER OGGI
    BEA è l’emblema di questo sequestro.ma anche tutti gli altri cani sono molto cambiati, non sono più pelle e ossa, non sono più rattrappiti dalla paura, non fuggono più quando compare un essere umano anzi, quando vedono qualcuno arrivare in molti si avvicinano per salutare, per chiedere coccole ed invitare al gioco.
    Ogni giorno tutti i pointer del sequestro Guberti escono per alcune ore a turno nel prato di circa 2000 metri che hanno a disposizione, corrono, saltano, scavano buche e giocano con l’acqua. Una volontaria ha portato due piscinette per cani e in tanti ci vanno a fare il bagno.
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    SUL PIANO LEGALE
    Sul piano legale è ancora aperta la fase delle indagini preliminari e questo secondo noi significa che la Procura di Ravenna sta accuratamente raccogliendo elementi necessari per il rinvio a giudizio. Nel frattempo il P.M. dott. Barberini ha chiesto e il GIP dott.ssa Calandra ha disposto un incidente probatorio sui corpi dei cani trovati morti nell’allevamento il giorno del sequestro e sui cuccioli morti dopo (come le loro madri erano molto deperiti e parassitati e nonostante le cure, l’ambiente riscaldato e l’assistenza veterinaria, una parte di essi non sopravvisse) ciò è stato molto triste ma abbiamo fatto tutto ciò che era possibile.
    L’incidente probatorio aveva lo scopo di accertare le cause dei decessi ed è consistito di fatto in necroscopie svolte collegialmente dai vari periti nominati: i periti nominati dalle Associazioni, il perito di Guberti, il perito nominato dal P.M. e il consulente del Tribunale.
    Queste perizie congiunte hanno portato ad alcune relazioni peritali e il tutto è culminato in una udienza apposita che si è svolta il 24 luglio 2009 in Procura a Ravenna. Il Prof. Militerno, consulente del Tribunale nominato dal GIP, ha esposto verbalmente le sue acquisizioni descritte in una relazione di oltre 70 pagine. Per i cani ritrovati morti nell’allevamento ha parlato di “mutilazioni orrende, lacerazioni provocate da corpi accuminati e contundenti” , ma gli interventi degli avvocati e dei periti delle Associazioni non sono riusciti a fargli parlare apertamente di cani morti per sbranamento. Il Giudice dovrà valutare e formarsi il proprio convincimento.
    Noi di Animal Liberation insieme a Mondo Cane sos Cuccioli di Forlì, alla Lega Nazionale per La Difesa del Cane di Forlì e l’Occhio Verde di Ravenna abbiamo conferito l’incarico al Dott. Rodingo Usberti direttore Area Sanità pubblica veterinaria ASL di Forlì e al Dott. Roberto Milan che opera presso la Clinica Veterinaria Baroni di Rovigo. La LAV e la LAC nominarono come proprio perito il Dott. Enrico Moricone il quale però non ha partecipato a nessuno dei quattro incontri nei quali si sono svolte le autopsie collegiali mentre ha partecipato con gli altri periti all’udienza del 24 luglio 2009. Non chiedeteci il perché dell’assenza del perito della LAV e della LAC alle autopsie collegiali congiunte perché non ne conosciamo la ragione.
    Abbiamo fiducia nei nostri consulenti e li ringraziamo di aver accettato l’incarico che stanno svolgendo con competenza e impegno.
    Siamo molto impegnati nel reperimento di elementi utili da fornire alla Procura per la dimostrazione del maltrattamento.


    LA SITUAZIONE ECONOMICA
    La situazione economica è molto seria: da quasi otto mesi accudiamo e curiamo oltre 200 cani bisognosi di tutto senza un euro di contributo da alcun ente pubblico e, trascorso il primo periodo, le offerte ricevute, naturalmente, sono precipitate….
    ….. per favore, questi cani hanno già sofferto tanto, meritano un gesto di aiuto: è assolutamente necessario. Dobbiamo farli vivere fino a che sarà maturo il tempo in cui sarà permesso loro di andare in affido a famiglie disponibili. Alla fine dicembre 2008 durante il sequestro operato dal NIRDA del Corpo Forestale dello Stato successivamente convalidato dalla Magistratura, noi di Animal Liberation insieme al Centro Soccorso Animali di Modena abbiamo vuotato gli allevamenti di Campiano e Osteria di Ravenna, abbiamo preso con noi oltre 200 cani e li abbiamo portati in salvo. E’ stata un’impresa e un piccolo miracolo ma ora il miracolo deve compiersi fino in fondo.
    La nave della salvezza sulla quale viaggia la vita dei pointer non può naufragare proprio ora che è in vista del porto.
    Occorre l’aiuto delle persone sensibili che comprendono l’importanza di questa vicenda sia per la vita dei cani coinvolti sia perché, quando riuscita, sarà uno dei primi esempi di sequestri dove agli animali si assicura una vita famigliare. Dopo i sequestri infatti spesso gli animali vengono lasciati in custodia allo stesso proprietario accusato di maltrattamento oppure trasferiti e richiusi per anni in altre strutture. E’ molto importante che in Italia si consolidi il nuovo iter.
    Puoi dare il tuo contributo con un versamento nelle seguenti modalità:

    Con bollettino postale C/C postale nr. 21 15 44 06
    Con bonifico da Banca o da Banco Posta Codice IBAN IT 34 O 07601 02400 000021154406
    intestato a:
    Animal Liberation, Antivivisezione - onlus

    Via degli Albari 2
    40126, Bologna

    Per contatti telefonare a Lilia Casali al 393 418 66 97

    30 NOVEMBRE
    fonte: www.estense.com/la-regione-si-dimen...ager-03627.html
    Ravenna - La Regione si dimentica delle vittime del canile lager di Giorgio Gub...
    Era la fine di dicembre 2008 quando scoppiò lo scandalo di un allevamento di cani di razza Pointer di Ravenna, dove gli animali venivano maltrattati e tenuti in condizioni disumane. Gli animalisti erano intervenuti soccorrendo i cani e denunciando con foto e immagini la tragica situazione. L’autorità giudiziaria dispose il sequestro per maltrattamento dei 218 cani dell’allevamento. Molti di loro sono stati ospitati in un centro di custodia a Occhiobello. Ora si torna a parlare dei quei cani grazie a un’interrogazione presentata in Regione dal consigliere di An-Pdl Gioenzo Renzi.

    “Nella seduta dell’assemblea legislativa di ieri – afferma Renzi -, la maggioranza di centrosinistra ha respinto, senza alcuna motivazione in merito, la risoluzione presentata nel gennaio 2009, cioè quasi un anno fa, con la quale chiedevamo alla giunta regionale di definire un contributo finanziario a sostegno del mantenimento dei 200 cani pointer sequestrati in un allevamento privato nel ravennate a fine dicembre 2008, e da mesi ricoverati in un centro di custodia vicino a Ferrara, su disposizione dell’autorità giudiziaria”.

    Una decisione che ha lasciato “esterrefatto” Renzi, “dal momento che nelle settimane scorse la nostra Risoluzione era stata firmata anche da un membro della maggioranza e il sottosegretario Alfredo Bertelli aveva manifestato la sua disponibilità di occuparsi favorevolmente di tale questione. Purtroppo dobbiamo constatare che ancora una volta la Regione è molto brava ad approvare leggi regionali per il supporto e la diffusione di determinati principi, quale ad esempio la Legge Regionale n. 5 del 2005 “Norme a sostegno del benessere animale”, ma poi di fatto non le applica”.

    A maggior ragione visto che “la nostra richiesta di elargire un contributo al Centro di custodia e recupero per animali a cui l’autorità giudiziaria ha affidato la custodia dei 200 cani pointer sequestrati, si basava proprio sull’articolo 8 della predetta Legge Regionale, il quale stabilisce che la Regione Emilia Romagna riconosce e promuove tali Centri di Custodia, abilitati ad accogliere animali abbandonati, feriti, posti sotto custodia giudiziaria o sequestro cautelativo, cioè come nel nostro caso, e finalizzati al recupero fisiologico degli animali presi in cura. Vogliamo ricordare – conclude infine Renzi – che accudire circa 200 cani, costa più o meno 600 euro al giorno”.

    23 marzo 2010
    Rinvio a giudizio per Guberti

    CONDANNATO GUBERTI SENTENZA FEBBRAIO 2011

    L’allevatore-veterinario G.G. Guberti, titolare degli allevamenti “Pointer nel vento” di Osteria e Campiano (Ravenna), è stato oggi condannato dal tribunale di Ravenna per maltrattamento di animali: un anno e sei mesi di reclusione, confisca dei cani maltrattati e interdizione dall'attività di allevamento per tre anni, la pena comminata.

    Riconosciuto il danno subito dalle Associazioni animaliste costituitesi parte civile, che avevano chiesto un risarcimento simbolico di 1 euro.



    “Una sentenza importante e che non lascia adito ad interpretazioni. Il trattamento imposto ai cani allevati da Guberti, considerato normale nel mondo venatorio, violava il Codice penale – dichiara Ilaria Innocenti, responsabile LAV, settore Cani e gatti – Siamo soddisfatti per la decisione del giudice nel procedimento scaturito da una denuncia della LAV, che ha permesso di non tenere più in un cassetto le numerose segnalazioni presentate da cittadini e associazioni locali”.



    “La condanna odierna è la conferma del positivo operato e delle procedure adottate dal Corpo Forestale dello Stato e dagli ausiliari di Polizia giudiziaria, nonostante le strumentali interpretazioni fornite da detrattori con interessi economici. In particolare il fondamentale sequestro preventivo dei cani, che ha permesso l’interruzione dei maltrattamenti, fino alla confisca odierna”, conclude l’Avvocato Carla Campanaro, dell’Ufficio legale della LAV.



    La LAV ringrazia l’avvocato Andrea Visani, del Foro di Ravenna, per l’assistenza fornita.

    Edited by fabia185 - 25/2/2011, 12:00
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Comments
  1. Antonia
     
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    Grazie-.. ho fatto un video per questi poveri cani.. se volete potete utilizzarlo..
    http://it.youtube.com/watch?v=LvZk4Xw4UsA
    metterò anche il collegamento alla vostra pagina.. Grazie della denuncia
    Antonia
     
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  2. fabia185
     
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    grazie a te!
     
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  3. fabia185
     
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    è possibile mandare delle mail agli organi competenti perchè si mobilitino al più presto.. contattatemi in privato per avere l'elenco a cui scrivere.
     
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  4. fabia185
     
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    aggiornamento articolo 29 dicembre
     
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  5. sosanimali
     
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    Questa mattina (lunedì 29 dicembre) l`Allevamento è stato posto sotto sequestro.

    Le indagini del Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali (NIRDA) hanno fatto seguito alle numerose denunce e segnalazioni giunte alla Forestale.

    Grazie a tutti!!!

    Possiamo quindi iniziare i trasferimenti dei cani presso rifugi e associazioni disponibili ad accoglierli.

    Vi preghiamo di segnalarci al più presto le disponibilità, è molto urgente, piu` ne portiamo fuori SUBITO, piu` ne salviamo! Sono quasi tutti cani adulti.

    Chi potesse ospitarli, chiami subito il numero 380.2936901

    C`è ancora URGENTEMENTE bisogno di far conoscere a TUTTI questa situazione e abbiamo bisogno di VOLONTARI per gli affidamenti e le adozioni.

    CONTINUA a FIRMARE e a far girare questo APPELLO, grazie!
     
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  6. dogslife
     
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    Ciao , sono Elena Garuti, lavoro in educazione non coercitiva ed in rieducazione comportamentale, grazie delle informazioni cosi precise, ho scritto all'enci già una settimana fa ma naturalmente non mi hanno risposto, ho scritto di nuovo stamattina, come socia enci ho inviato la mail a tutti gli allevatori che conosco e che non conosco, ai cinofili, alle associazioni ed ai gruppi cinofili, per fare si che anche loro ( e sono tutti soci enci ) si facciano sentire sdegnati e schifati come me ( é l'unico modo , quello che allevatori che portano soldi all'enci si facciano sentire, pochi lo faranno o forse tanti chi lo sa) mi rendo disponibile per il recupero psicologico dei cani e sto cercando di creare un gruppo di persone che mi aiutino a obbligare l'enci a togliere l'affisso a questo malato di mente che é Guberti, ho visto che non è più socio del pointer club ma mantiene l'affisso e questo non é possibile, sono tanti anni che continuo a vedere orrori ma non mi abituo alla cattiveria ed all'ignoranza e non smetto mai di stupirmi. grazie a tutti di essere cosi , siete bellissime persone , grazie per tutto quello che state facendo, Elena- Dog's life project
     
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  7. fabia185
     
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    Ciao Elena ! grazie per quello che fai con l'enci se riesci tienici informati su eventuali evoluzioni !
    Grazie mille
     
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  8. fabia185
     
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    articolo aggiornato
     
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  9. fabia185
     
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    articolo: aggiornamento 31 dicembre
     
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  10. fabia185
     
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    Pointer Club Italia:


    Ricorriamo al nostro mezzo di comunicazione più rapido per intervenire ed esprimere lo sconcerto e la amarezza del Club e degli appassionati della nostra razza, per l’incresciosa vicenda in cui si è venuto a trovare protagonista, anche attraverso una martellante aggressione mediatica, il nostro socio Dr. Giorgio Guberti.
    Diamo per scontato che il Dr. Giorgio Guberti è persona conosciuta a chiunque abbia un interesse per il pointer, diamo anche per risaputo che i suoi metodi di allevamento, condivisi o meno ma che pure hanno fruttato un prezioso apporto alla nostra razza, possano non essere pienamente allineati alle disposizioni previste dalle normative di presidio sanitario.
    E’ anche noto l’accanimento che è stato riservato alla persona del Dr. Guberti da parte di “protezionisti” attraverso campagne di stampa fino ad arrivare ad interventi inopportuni presso il suo canile.
    Le condizioni da lui applicate alla selezione potranno essere considerate stravaganti a una visione animalista, meno discutibili sul piano zootecnico.
    Con tutto questo non abbiamo mai cessato di provare il rispetto e la stima per l’abnegazione con cui Guberti ha portato avanti in tanti anni la sua passione per la razza, né abbiamo trascurato di sensibilizzarlo ad un miglioramento delle sue strutture per renderle compatibili con i disposti di legge.
    Le avvisaglie di quanto è ora avvenuto risalgono a qualche mese fa. Un articolo pubblicato sul Corriere di Romagna dell’11 settembre rinnovava i suoi attacchi all’allevamento di Campiano.
    Il nostro Club è allora immediatamente intervenuto, soprattutto per rimarcare come qualsiasi censura non potesse travalicare i limiti del rispetto e della educazione. Naturalmente la nostra replica è stata cestinata poiché il disegno di un affondo delle iniziative di contestazione era fin troppo prevedibile e non c’era evidentemente alcun interesse a ricercare soluzioni.
    Quello che è avvenuto nei giorni scorsi ha superato però, per rapidità e modalità di esecuzione, qualsiasi previsione: un sequestro probatorio eseguito dalla autorità giudiziaria su ordinanza direttamente emessa dal Ministero delle politiche Agricole e dell’Ambiente ha disposto il prelievo dei cani presenti in allevamento destinandoli a strutture diverse.
    Non mettiamo in discussione l’autorevolezza delle istituzioni anche se nutriamo qualche fondato dubbio sulla completa legittimità della decisione e molte perplessità sulla forma con cui è stato eseguito.
    Soprattutto abbiamo la seria preoccupazione per come sta avvenendo la gestione della custodia degli animali sequestrati, già passati di mano con affidamenti affrettati che rischiano di disperdere un patrimonio di razza del quale evidentemente nessuno ha pensato di tenere conto.
    Sono veramente tante le persone che direttamente a lui o tramite nostro stanno esprimendo solidarietà personale e soprattutto volontà e disponibilità a contribuire in qualche modo a dare una soluzione al problema.
    Che è ora un problema di ordine legale e giudiziario e come tale va affrontato evitando le pur comprensibili emotività.
    Siamo vicini a Giorgio Guberti, lo sentiamo ogni giorno e vogliamo rassicurare tutte le persone che lo conoscono e lo stimano affettuosamente, sulla sua forza d’animo.
    Siamo costantemente in contatto con lo studio legale che lo assiste e di concerto stiamo elaborando un programma di intervento e proporremo iniziative che possano venir accolte dalle autorità competenti.
    I tempi che in materia giudiziaria non sono mai brevi nel nostro caso, invece, sono strettissimi.
    Non lasceremo comunque nulla di intentato.
    Pointer Club d’Italia


     
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  11. fabia185
     
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    Servono con urgenza volontari disponibili ad alternarsi nella vigilanza notturna, per info chiamare Lilia 393 4186697

    E` evidente che l`episodio di oggi ci costringe ad accelerare i tempi per trasferire i cani in luoghi sicuri.
    ANIMAL LIBERATION


    Edited by fabia185 - 8/1/2009, 13:30
     
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  12. oxiniagilla
     
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    I think you are thinking like sukrat, but I think you should cover the other side of the topic in the post too...
     
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  13. fabia185
     
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    ??
    are you talking about the photos?
     
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  14. fabia185
     
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    aggiornato
     
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