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  1. Randagismo: lo scenario ad Aversa
    EMERGENZA RANDAGISMO

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    randagismo e istituzioni
    By fabia185 il 29 Mar. 2009
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    Randagismo: lo scenario ad Aversa

    L'ultima denuncia nella città normanna risale al 2007. Sul territorio ci sono appena 10 cani per kmq. Alfonso Oliva: "Realizzeremo un canile comunale"
    28/03/2009 - 09:11 Angelo Golia in Cronaca

    FONTE: http://www.interno18.it/cronaca/7245/randa...nario-ad-aversa
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    Aversa - "Il grado di civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali". E’ questa una della più celebri citazioni di Gandhi. L’attualità di queste parole è disarmante. I tristi episodi accaduti in Sicilia nelle ultime settimane hanno scatenato, purtroppo, una guerra ai cani randagi.

    IL QUADRO NAZIONALE - Un po’ in tutto il meridione si registrano episodi di intolleranza contro gli amici a quattro zampe e contro chi da anni, lottando contro l’inefficienza delle istituzioni, si impegna quotidianamente per far si che i cani, costretti a vivere in strada, abbiano un’esistenza dignitosa. Poche le voci fuori dal coro, che invece di puntare l’indice contro l’ultimo di turno (in questo caso i cani), hanno, chiaramente, messo sotto accusa le istituzioni che non hanno fatto nulla per ridurre il numero di randagi. Troppo facile fare scaricabarile e far passare, con la complicità dei media, che sia in atto un’emergenza la cui unica via d’uscita sia l’abbattimento dei cani. Il meridione sconta decenni di indifferenza nelle politiche di contrasto al randagismo. Sono ancora troppo pochi i comuni che mettono in atto i piani di sterilizzazione e di reimmissione sul territorio. Sono ancora troppi i cuccioli che nascono e, purtroppo, muoiono per strada nell’indifferenza dell’uomo. Il meridione, ancora, sconta l’assenza di strutture in grado di far vivere una vita dignitosa, per quanto dignitosa possa essere la vita dentro una gabbia, ai cani. Si sente parlare, sempre più spesso, di canili-parco, rifugi. Qui nelle nostre zone, invece, quando va bene sentiamo parlare di “canili-lager”, dove vengono ammassate, in spazi angusti, centinaia di povere bestiole. Quando va male, di contro, non si conosce per nulla il destino dei quadrupedi. Non sono poche le storie di cani entrati in canile e mai morti, non perché adottati o altro, ma semplicemente perché i proprietari di strutture private, approfittando di veterinari compiacenti, non dichiaravano i decessi, continuando così ad arraffare i soldi pubblici.

    IL VERO MOSTRO - L’uomo, è chiaro, ha una responsabilità immane in questa situazione. Il numero dei randagi, infatti, viene ogni anno incrementato da chi, senza alcun rispetto per la vita, abbandona il proprio animale. Con l’inasprimento delle sanzioni previste nel codice penale, il fenomeno h...

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    Last Post by fabia185 il 29 Mar. 2009
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