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  1. La riabilitazione degli "Ex-combattenti"
    riabilitazione dei cani usati nei combattimenti

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    ex combattenti
    By fabia185 il 5 Mar. 2009
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    La riabilitazione degli "Ex-combattenti"

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    Nel 2003 l’Enpa decide di affrontare la drammatica realtà dei combattimenti illegali con i fatti: nasce il progetto “Ex-combattenti”. L’obiettivo è la riabilitazione di pit bull sequestrati al mondo dei combattimenti, e, se possibile, la loro adozione.
    Parlare di riabilitazione di ex-combattenti significa suscitare commenti che variano dall’approvazione entusiasta a giudizi apocalittici. Le sentenze peggiori sono arrivate da alcuni esperti (o presunti tali):
    “I progetti di recupero di ex-combattenti sono tutti delle idiozie. Non è possibile riabilitare un pit bull” (un allevatore di pit bull);
    “Non capisco come si possa voler riabilitare dei pit bull ex-combattenti... dovrebbero essere tutti uccisi” (un docente universitario che studia il comportamento del cane);
    “Non è possibile riabilitare un pit bull ex-combattente senza usare la coercizione, quei cani devono essere sottomessi con la forza” (un noto addestratore - questa mi è stata riferita).
    Nella prima affermazione il pregiudizio è sapere quali procedimenti e quali obiettivi si prefigge la riabilitazione. Nella seconda il pregiudizio è sapere cos’è realmente un pit bull, e un ex-combattente. La terza per me è figlia dell’ignoranza, e di un retaggio di abusi mascherati da risultati.

    La riabilitazione
    Ma cosa vuol dire riabilitare un ex-combattente? La maggior parte delle persone è convinta che il nostro principale problema sia l’aggressività, soprattutto verso i cani. Il primo obiettivo della riabilitazione però è il benessere DEL CANE: il loro equilibrio emotivo, la loro capacità di relazionarsi con l’uomo, contrastare gli effetti di anni di abusi (costretti a vivere legati a corte catene, maltrattamenti, combattimenti...).
    La valutazione tramite i test ci aiuta a conoscerli, e, dopo una iniziale fase di recupero, a definire un programma personalizzato. Le attività svolte con i cani non permettono solo di dare al cane degli strumenti per relazionarsi con noi senza subire o causare problemi, ma servono prima di tutto a sviluppare le capacità psico-sociali del cane, a garantirgli una migliore qualità di vita. Wolly era molto insicuro e eccitabile: in presenza di risorse di valore tendeva a esibire comportamenti di frustrazione, abbaiava, rimbalzava addosso, alcune volte era arrivato ad aggredire.
    La riabilitazione non ha cambiato l...

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