Comments: Canile Lager Pointer di GIORGIO GUBERTIEmilia Romagna

  1. fabia185
     
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    aggiornato al 28 gennaio
     
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  2. fabia185
     
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    aggiornamenti al 10 marzo
     
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  3. fabia185
     
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    Patrizia Carrano, Licia Colò, Margherita Hack, Giorgio Panariello, Daniela Poggi e Red Ronnie hanno firmato una lettera aperta al Pubblico Ministero di Ravenna, Daniele Barberini, chiedendogli di consentire l`affido definitivo dei cani sequestrati nell`allevamento Guberti, lo scorso dicembre. Il testo, diffuso dalla Lav (www.lav.it), intende riportare l`attenzione sulle condizioni in cui versavano questi animali, che vivano in condizioni simili a quelle di un lager.



    Obiettivo dell`iniziativa anche quelli di puntare i fari sull`urgenza di consentire alle associazioni, che con innumerevoli difficolta` se ne sono prese carico in seguito al sequestro, operato dal Nirda del Corpo Forestale dello Stato, di darli in affidamento definitivo a famiglie che possano garantirgli un futuro sereno.
     
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  4. fabia185
     
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    Ravenna - Pointer sequestrati, ministro Zaia difende Nirda ed Enci
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    Nel caso dei pointer sequestrati a Giorgio Guberti, nè il Corpo forestale dello Stato né L`Ente nazionale della cinofilia italiana possono essere accusati di nulla. La difesa arriva direttamente dal ministro Luca Zaia, che lunedì ha risposto a un`interrogazione sulla vicenda presentata dal parlamentare della Lega Nord Gianluca Pini e da Giacomo Stucchi, Guido Dussin, Giovanni Fava,Matteo Brigandì, Ettore Pirovano, Stefano Stefani e Nunziante Consiglio.

    Il Corpo Forestale dello Stato e in particolare il Nirda (Nucleo investigativo per i reati in danno agli animali) ha fra i suoi "compiti istituzionali" il contrasto e la repressione del "maltrattamento agli animali", fermo restando la competenza della magistratura. Quando a fine dicembre il Nirda si è mosso per sequestrare gli oltre 200 pointer di Guberti, ha proseguito Zaia, "lo stato delle strutture di detenzione e dei cani erano già note da tempo e già soggetti a sequestro amministrativo da parte dei Carabinieri del nucleo antisofisticazioni e all`ordinanza del sindaco di Ravenna" che intimava la chiusura delle strutture di Osteria e Campiano entro 3 mesi.

    "Risulta anche che il servizio veterinario territorialmente competente, verificato lo stato dei luoghi avesse espresso parere sfavorevole alle istanze autorizzative per sanare dette strutture", ha proseguito Zaia. Il sequestro è stato

    dunque eseguito nel pieno rispetto delle legge, ha continuato il ministro, sorvolando sull`attuale custodia dei cani (di cui e` informato il magistrato che conduce le indagini) e accusando la stampa locale di informazione "disgiunta dalla realtà oggettiva dei fatti".

    Anche l`Enci, secondo Zaia, "ha agito tempestivamente non appena informato delle condizioni dell`allevamento". Niente di strano se non aveva controllato gli allevamenti di Guberti: i controlli li fa a campione, e tutti gli iscritti sono soggetti a un codice etico che firmano al momento dell`iscrizione. "Per infrazioni- ha riferito il ministro- contempla provvedimenti disciplinari che vanno dall`ammonimento alla denuncia all`autorita` giudiziaria nei casi di frode".

    Appena saputo quel che stava accadendo a Osteria e Campiano, l`Enci si sarebbe mosso il giorno stesso (il 19 dicembre) con la denuncia e il 9 gennaio avrebbe poi deliberato la sospensione cautelare dell`allevamento "in attesa della definizione dell`intera vicenda da parte delle autorita` competenti e aperto un procedimento di vigilanza nei confronti del Pointer Club d`Italia", associazione specializzata di razza, socia Enci.

    "Va evidenziato- ha chiosato il ministro- come l`ente non disponga dei poteri propri della polizia giudiziaria, ne` di quelli attribuiti al Servizio sanitario nazionale, per verificare, all`interno degli allevamenti, le condizioni igienico sanitarie e di benessere degli animali". Dunque ha fatto il possibile. Poco si sa anche al ministero sull`Anta, invece, cioe` la onlus nominata custode giudiziale dei cani sequestrati: non e` socia Enci, ha concluso Zaia.
     
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  5. fabia185
     
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    Nei guai giudiziari il sardo Bruno Mei Tomasi affidatario dei cani di Guberti

    L’accusa: si è intascato 140mila di un canile.
    Bruno Mei Tomasi, uno degli affidatari dei cani del veterinario Guberti, a fine dicembre posti sotto sequestro, è a giudizio davanti al tribunale di Carbonia per appropriazione indebita di 140mila euro destinati al canile di quella città. Non solo: Mei Tomasi è anche al centro di una indagine dei carabinieri del Nas di Cagliari in relazione a sterilizzazioni di cani avvenute nel canile intercomunale di Sa Terredda, vicino a Carbonia, gestito dalla locale sezione della Lega nazionale per la difesa del cane di cui Tomasi è presidente regionale per la Sardegna. Il processo per appropriazione indebita si è aperto nei giorni scorsi ed è stato poi rinviato. I fatti si riferiscono al 2004: secondo l’ipotesi accusatoria l’imputato ha stornato dai conti della sezione locale della Lega nazionale difesa del cane i fondi offerti da enti pubblici e associazioni private e finalizzate alla gestione del canile di Carbonia. L’imputato ha sempre respinto l’addebito.

    MEI TOMASI è, come si diceva, uno degli affidatari dei cani sequestrati dalla Forestale a fine dicembre. Anzi, per meglio precisare, Mei Tomasi era presente alle operazioni di sequestro, ovvero al blitz della Forestale, e nel verbale di sequestro viene definito addirittura come un coordinatore delle operazioni «insieme alla polizia giudiziaria».
    Nel quadro dell’indagine preliminare per l’ipotesi di reato di maltrattamento di animali che vede indagato il veterinario Giorgio Guberti, ieri mattina a palazzo di giustizia c’è stato il conferimento dell’incarico di perito a Gianfranco Militerno, del Dipartimento di Sanità pubblica veterinaria e Patologia animale della facoltà di Medicina veterinaria dell’Università di Bologna nell’ambito dell’incidente probatorio chiesto dal pm Daniele Barberini e finalizzato ad accertare la causa della morte di sedici cani, fra adulti e cuccioli, avvenuta nell’allevamento di Guberti o presso il Centro soccorso animali di Modena.

    IL PERITO è stato nominato dal giudice Cecilia Calandra; all’udienza di ieri erano presenti numerose parti offese, vale a dire associazioni animaliste come la Lav (assistita dall’avvocato Andrea Visani), la Lega per l’abolizione della caccia (avvocato Annia Vio), l’associazione La zampa e la mano (avvocato Donati), l’Anpa di Cremona (avvocato Donati).

    DEI SEDICI cani oggetti dell’indagine autoptica, cinque sono adulti. Si tratta di animali le cui carcasse vennero trovate dal personale della Forestale durante il blitz del 30 dicembre nel canile di Osteria. Contestualmente venne trovata la carcassa anche di un cucciolo. Gli altri cuccioli sono invece morti fra il 30 dicembre e il 19 gennaio presso il Centro soccorso animali di Modena dove erano stati condotti, sotto sequestro.
     
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  6. fabia185
     
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    Post aggiornato al 30 agosto
     
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  7. alexe422
     
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    Very nice site!
     
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  8. fabia185
     
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    aggiornamento 30 novembre.
     
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  9. fabia185
     
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    aggiornamento 23 marzo
     
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